Quando 110 km erano tanti: il Vectrix VX-1 e la nascita della mobilità elettrica
Vectrix VX-1 ha rivoluzionato le moto elettriche, superando i 100 km di autonomia e aprendo nuove strade per la mobilità sostenibile.
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C’erano 27 cavalli, 100 km/h di velocità massima e 110 km di autonomia. Questi numeri, che nel 2007, hanno rappresentato una svolta epocale nella storia della mobilità sostenibile, quando il rivoluzionario Vectrix VX-1 ha superato per la prima volta la barriera psicologica dei 100 km di autonomia per le moto elettriche.
Come funzionava Vectrix VX-1
Prima di questa pietra miliare, le due ruote alimentate a batteria erano poco più che curiosità tecnologiche, con autonomie spesso inferiori ai 50 km, che ne limitavano fortemente l’utilità pratica. Il Vectrix VX-1, prodotto dalla statunitense Vectrix Corporation, ha cambiato radicalmente questo scenario grazie all’introduzione delle innovative batterie NiMH (nickel-metallo idruro), che hanno rappresentato una soluzione tecnologica d’avanguardia per l’epoca.
Questo scooter non si è limitato a offrire un’autonomia rivoluzionaria, ma ha portato con sé prestazioni adeguate alle esigenze dell’uso quotidiano. Tra le sue caratteristiche principali, spiccava la frenata rigenerativa, una tecnologia che contribuiva a massimizzare l’efficienza energetica, permettendo di recuperare energia durante le decelerazioni. Anche i tempi di ricarica, sebbene oggi possano sembrare superati, rappresentavano un compromesso accettabile per l’epoca: erano necessarie da 3 a 4 ore per una carica parziale e fino a 6 ore per una ricarica completa, utilizzando una comune presa domestica.
Un traguardo storico per quegli anni
Il superamento della soglia dei 100 km di autonomia non è stato solo un traguardo tecnico, ma un vero e proprio punto di svolta. Ha trasformato le moto elettriche da oggetti di nicchia a opzioni concrete per la mobilità quotidiana. Questo progresso ha aperto la strada a una nuova generazione di modelli, come la Zero S e la Brammo Empulse, che hanno continuato a spingere i confini delle prestazioni e dell’efficienza.
L’evoluzione tecnologica, tuttavia, non si è fermata. Con l’introduzione delle batterie agli ioni di litio, molti modelli odierni sono in grado di superare i 300 km di autonomia, ridefinendo ancora una volta le possibilità della mobilità sostenibile. Nonostante questi progressi, il traguardo raggiunto dal Vectrix VX-1 rimane una pietra miliare nella cronologia delle due ruote elettriche.
Il settore delle moto elettriche continua a crescere, trainato dall’innovazione tecnologica e da una sempre maggiore consapevolezza ambientale. Guardando al passato, il contributo pionieristico del Vectrix VX-1 brilla come un esempio straordinario di come una visione audace possa trasformare un intero settore e ridefinire il nostro modo di spostarci. Questo scooter non è stato solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di cambiamento, capace di ispirare un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato.