MotoGP, Marquez dopo il trionfo in Ungheria: "Voglio il match point in Giappone"

Marc Marquez trionfa a Balaton Park con la settima doppietta consecutiva, consolida la leadership MotoGP e punta al titolo mondiale. Analisi e dichiarazioni.

MotoGP, Marquez dopo il trionfo in Ungheria: "Voglio il match point in Giappone"
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Marianna Bortevi
Pubblicato il 25 ago 2025

Il mondo delle due ruote sta assistendo a una stagione che ha davvero pochi precedenti nella storia recente: Marc Marquez continua a dettare legge in MotoGP, lasciando ben poco spazio alle speranze degli avversari. Dopo l’ennesima dimostrazione di forza sul tracciato del Balaton Park in Ungheria, il pilota spagnolo sembra ormai lanciato verso il suo ottavo titolo mondiale, scrivendo una pagina di storia che i fan e gli addetti ai lavori difficilmente dimenticheranno.

I numeri parlano da soli: sette doppiette consecutive, un totale di 455 punti in classifica e un vantaggio di ben 175 lunghezze sul secondo classificato. Sono cifre che testimoniano una supremazia schiacciante, costruita non solo sulla velocità pura, ma anche su una costanza e una maturità tattica che rendono Marquez un vero e proprio fuoriclasse. In Ungheria, la sua performance è stata l’ennesima conferma di un dominio che, a questo punto della stagione, sembra difficilmente scalfibile.

Sul circuito magiaro, Marquez ha dato l’ennesima lezione di gestione della gara. Dopo una partenza prudente, pensata per evitare qualsiasi rischio superfluo, il campione iberico ha imposto un ritmo inavvicinabile per chiunque. La scelta della gomma media si è rivelata azzeccata, garantendogli costanza di rendimento e la possibilità, negli ultimi giri, di spingere ancora fino a tornare su tempi da qualifica. Un segnale, questo, della straordinaria fiducia nei propri mezzi e nella squadra.

Al termine della gara, le sue parole ai giornalisti sono state il riflesso di uno stato d’animo sereno ma incredulo: “Non voglio svegliarmi”, ha dichiarato con un sorriso, consapevole di vivere un’annata irripetibile. E quando aggiunge: “Non è normale vincere quattordici partenze di fila”, traspare tutta la gioia di chi si rende conto di stare riscrivendo i record della MotoGP.
Nonostante la posizione di assoluto dominio, Marc Marquez non si lascia andare a facili entusiasmi. La matematica gli consentirebbe di conquistare il titolo già nella prossima tappa di Misano, ma il campione preferisce mantenere i piedi per terra e guarda già oltre: “Spero che il primo match point sia in Giappone. Se fosse a Misano, significherebbe che qualcosa è andato storto a mio fratello Alex Marquez, e io gli auguro il meglio”. Un’affermazione che sottolinea non solo il legame familiare, ma anche la determinazione di chi sa bene che in MotoGP nulla può essere dato per scontato.
Durante il weekend ungherese, l’unico pilota in grado di impensierire il campione è stato Bezzecchi, che in sella alla sua Aprilia ha messo in mostra talento e coraggio, meritandosi i complimenti di Marquez stesso. L’elogio non è mancato neppure per Martin, che dopo un infortunio è riuscito a tornare competitivo, dimostrando ancora una volta di essere uno degli avversari più temibili in griglia. E non è passato inosservato nemmeno il giovane Quiles, pupillo di Marquez nella Moto3, che con le sue prestazioni promette di essere una delle stelle del futuro.
Per il campione spagnolo, la vera sfida ora non è tanto rappresentata dagli avversari, quanto dalla capacità di mantenere intatta la concentrazione e quell’umiltà che lo hanno portato così in alto. Affrontare circuiti meno favorevoli, dove potrebbe essere necessario accontentarsi di un secondo o terzo posto, richiederà una gestione ancora più attenta delle energie e delle aspettative. Tuttavia, con un vantaggio così ampio in classifica, il sogno dell’ottavo titolo mondiale sembra ormai più vicino che mai.

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