Luca Marini trascina Honda HRC: 5° posto e segnali di rinascita in MotoGP
Luca Marini firma il miglior risultato stagionale per Honda HRC con un quinto posto al Balaton Park. Crescita, analisi e prospettive future per la MotoGP.
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Il sorriso torna finalmente sul volto di Luca Marini e, con lui, su quello di tutta la Honda HRC. Nel weekend del Gran Premio d’Ungheria, la scuderia giapponese trova un risultato tanto atteso quanto incoraggiante: il quinto posto al Balaton Park segna una vera e propria svolta in una stagione di MotoGP finora segnata da più ombre che luci. Un piazzamento che va ben oltre il semplice dato numerico, rappresentando la conferma di un trend in crescita e di una competitività ritrovata, almeno su certi tracciati.
Per Luca Marini, il weekend magiaro si è sviluppato sotto il segno della costanza e della solidità. Fin dalle prime sessioni, il pilota italiano ha mostrato una presenza stabile nella top 10, riuscendo poi a qualificarsi in terza fila. Ma il vero valore aggiunto è emerso in gara, dove Marini ha saputo capitalizzare il lavoro svolto con la squadra e portare la Honda HRC a un risultato che, a inizio stagione, sembrava lontanissimo. Il quinto posto in gara, accompagnato dal quarto ottenuto nella Sprint Race, testimonia un percorso di crescita che si era già intravisto con il sesto posto di Joan Mir in Austria. Ora, però, la RC213V sembra aver trovato una sua dimensione su piste caratterizzate da stop&go e curve strette, confermando la bontà delle ultime evoluzioni tecniche.
A rendere ancora più memorabile la domenica ungherese è stato il duello con Franco Morbidelli, compagno di avventure nella VR46 Academy. Un confronto intenso, culminato in un sorpasso deciso alla curva 9, con un leggero contatto che ha tenuto tutti col fiato sospeso. “Non me ne sono nemmeno accorto, ero troppo concentrato. Lo riguarderò in TV”, ha commentato Marini a caldo, sottolineando come l’attacco sia stato studiato nei dettagli e portato a termine approfittando del degrado della gomma soft del rivale. Un episodio che ha acceso i riflettori sul tema dei sorpassi, diventato centrale nel dibattito del weekend: “Nel Gran Premio entrano in gioco più variabili rispetto alla Sprint: durata maggiore, degrado gomme, evoluzione del peso della moto. Resta comunque un circuito dove superare è difficile”, ha spiegato il pilota italiano.
Nonostante l’entusiasmo per il risultato, Luca Marini mantiene un approccio pragmatico. È consapevole che i progressi della Honda HRC dovranno essere confermati su piste più tradizionali e meno favorevoli, come Barcellona. “I progressi andranno verificati su piste più tradizionali come Barcellona, dove emergono i nostri punti deboli, specialmente dove c’è scarso grip e la potenza del motore fa la differenza”, ha dichiarato Marini, sottolineando l’importanza di non abbassare la guardia. “Abbiamo modificato molto da quando sono arrivato, permettendoci di essere competitivi su alcuni tracciati. Dobbiamo continuare così”, ha aggiunto, riconoscendo i meriti di una squadra che non ha mai smesso di lavorare sulle criticità della RC213V.
Uno degli appuntamenti più attesi per la casa giapponese saranno i test Misano, considerati fondamentali per valutare l’efficacia delle ultime novità tecniche e pianificare i prossimi step di sviluppo. “Sarà un momento importante, ma ora ci concentriamo su Barcellona per capire il nostro potenziale anche lì”, ha dichiarato Marini, dimostrando maturità e consapevolezza delle sfide che attendono il team. Il pilota non si lascia condizionare dalle critiche e ribadisce il suo ruolo chiave nel progetto: “Sapevo che questi risultati erano alla nostra portata, serviva cambiare l’approccio. Honda deve sviluppare la moto migliore e supportare il pilota più forte. Ringrazio chi apprezza il mio lavoro, ma anch’io posso vincere”.
Il quinto posto conquistato al Balaton Park rappresenta, dunque, molto più di un semplice piazzamento in classifica: è il segnale che la Honda HRC sta lentamente ma inesorabilmente ritrovando la competitività in MotoGP. Un percorso di crescita che passa attraverso la determinazione di Luca Marini, la capacità di adattamento della RC213V e la voglia di riscatto di una squadra storica. I prossimi appuntamenti, a partire da Barcellona e dai test Misano, diranno se questo trend positivo potrà consolidarsi anche su circuiti più esigenti e se la casa giapponese potrà finalmente tornare a recitare un ruolo da protagonista nella massima serie del motociclismo mondiale.