Jorge Martin e Aprilia: una battaglia contrattuale che scuote la MotoGP

La battaglia contrattuale tra Jorge Martin e Aprilia scuote la MotoGP. Clausole, infortuni e il corteggiamento Honda complicano il futuro del campione.

Jorge Martin e Aprilia: una battaglia contrattuale che scuote la MotoGP
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Marianna Bortevi
Pubblicato il 27 giu 2025

Il mondo della MotoGP si trova nuovamente al centro di intricate vicende contrattuali, con lo scontro tra Jorge Martin e Aprilia Racing che accende il dibattito su strategie di mercato e clausole contrattuali. Il manager del pilota, Albert Valera, ha deciso di sfruttare una controversa clausola uscita per negoziare la liberazione anticipata del campione del mondo, il quale ha vissuto una stagione 2024 travagliata, segnata da infortuni e assenza di punti dopo nove gare.

Il contratto tra Martin e Aprilia include una condizione che consente al pilota di svincolarsi qualora non si trovi tra i primi cinque in classifica dopo cinque Gran Premi. Sfortunatamente, una serie di problemi fisici ha costretto il campione a saltare numerose gare, fornendo a Valera l’opportunità di far leva su questa clausola. Non è la prima volta che il manager dimostra la sua abilità in queste operazioni: già nel 2020, liberò Martin da KTM per soli 40.000 euro, sfruttando una clausola simile legata alle prestazioni della casa austriaca.

La situazione ha implicazioni che vanno oltre la singola vicenda contrattuale. L’intervento di Dorna, l’ente organizzatore della MotoGP, e del suo CEO Carmelo Ezpeleta, evidenzia come il tema sia diventato una questione di regolamentazione. Secondo indiscrezioni, Ezpeleta potrebbe consentire a Martin di correre nel 2026 solo con l’approvazione di Aprilia o di un tribunale, un principio che potrebbe essere applicato anche a casi futuri, come quello di Pedro Acosta, il quale potrebbe passare a Ducati nel 2026.

Per Aprilia Racing, perdere un talento come Martin rappresenterebbe un duro colpo, aggravato dalle partenze di figure chiave come Aleix Espargaró e Romano Albesiano, ora passati a Honda. Quest’ultima, in particolare, sta cercando disperatamente un leader per interrompere un digiuno di successi che dura dal 2021. Le tensioni tra le parti si sono ulteriormente intensificate con voci che attribuiscono a Espargaró, ora in HRC, un ruolo nell’influenzare la decisione di Martin.
La vicenda sottolinea come le dinamiche contrattuali stiano trasformando la MotoGP in un’arena non solo sportiva, ma anche legale e manageriale. Le scelte strategiche di team e manager, unite alle regolamentazioni imposte da Dorna, stanno ridisegnando il panorama del motociclismo professionistico. In un contesto così competitivo, ogni decisione può avere ripercussioni significative non solo sul breve termine, ma anche sul futuro della disciplina.

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