Addio alla Suzuki SV650: un capitolo si chiude nel 2026

La Suzuki SV650, iconica naked dal 1999, non sarà più venduta in Europa dal 2026. Storia, evoluzione e motivi dell'addio a una moto leggendaria.

Addio alla Suzuki SV650: un capitolo si chiude nel 2026
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 8 set 2025

Con la decisione di Suzuki di interrompere la produzione di uno dei suoi modelli più iconici, si chiude un capitolo importante nella storia delle due ruote. Dopo oltre un quarto di secolo di presenza sulle strade, la Suzuki SV650 si prepara a salutare il mercato europeo nel 2026, lasciando un vuoto che difficilmente potrà essere colmato da un altro modello. La notizia segna la fine di un’epoca per migliaia di motociclisti che hanno scelto questa naked come compagna di viaggio, simbolo di affidabilità, versatilità e accessibilità.

Il debutto della naked giapponese risale al 1999, quando Suzuki presentò la SV650 in due varianti: la versione classica, spoglia e muscolosa, e la versione S, dotata di semicarenatura per chi cercava una maggiore protezione aerodinamica. Il cuore pulsante di questa moto, un motore bicilindrico a V di 645 cc, capace di erogare 70 CV, ha saputo conquistare una platea trasversale di appassionati grazie al suo perfetto equilibrio tra prestazioni brillanti e facilità di utilizzo. Questa caratteristica ha reso la SV650 una scelta prediletta sia dai neofiti che dai motociclisti più esperti, diventando una vera e propria moto scuola per chi desiderava approcciarsi al mondo delle due ruote con un mezzo affidabile e divertente.

Nel corso della sua lunga carriera, la Suzuki SV650 ha subito numerose evoluzioni, sia tecniche che estetiche, senza mai perdere la propria identità. Tra le innovazioni più significative spicca l’introduzione dell’iniezione elettronica, che ha permesso di ottimizzare consumi e reattività, oltre a migliorare le emissioni in linea con le normative sempre più stringenti del mercato europeo. Un altro passaggio fondamentale è stato il periodo tra il 2013 e il 2016, quando la SV650 ha assunto il nome di Gladius SFV650. Questa parentesi ha rappresentato un tentativo di rinnovamento stilistico e tecnico, pur mantenendo invariata la base meccanica che aveva decretato il successo del modello.

La vera forza della Suzuki SV650 è stata la sua straordinaria versatilità. Perfetta per chi affrontava l’esame per la patente A2, la naked giapponese si è dimostrata una fedele alleata anche per i motociclisti più navigati, capace di regalare emozioni tanto nel traffico cittadino quanto nelle uscite domenicali tra le curve. La sua accessibilità, unita a costi di gestione contenuti e a una robustezza proverbiale, ha creato attorno a lei una comunità di appassionati che l’ha sostenuta nel tempo, tra raduni, gruppi social e forum dedicati in tutta Europa.
Tuttavia, l’evoluzione tecnologica e le nuove esigenze del pubblico hanno gradualmente spostato l’attenzione verso modelli più avanzati. L’arrivo sul mercato della GSX 8S, equipaggiata con elettronica di ultima generazione e sofisticati sistemi di assistenza alla guida, ha segnato un punto di svolta. Questa naked di nuova generazione, più performante e ricca di dotazioni, ha accelerato la decisione di Suzuki di porre fine alla carriera della SV650 nel mercato europeo. Un cambiamento inevitabile, dettato dalla necessità di rimanere competitivi in un segmento in continua evoluzione, dove la tecnologia gioca ormai un ruolo chiave nella scelta dei consumatori.
Nonostante ciò, chi desidera ancora portare in garage un pezzo di storia del motociclismo ha tempo fino al 2026 per approfittare delle ultime occasioni offerte dai concessionari Suzuki. Spesso la Suzuki SV650 viene proposta con promozioni particolarmente vantaggiose, rendendo ancora più accessibile l’acquisto di una moto che ha formato generazioni di motociclisti e che, senza dubbio, continuerà a vivere nei ricordi di chi l’ha posseduta e amata.

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