MotoGP Ungheria 2025, Sprint Race: Marquez vince, podio per Di Giannantonio e Morbidelli

Marc Marquez vince la Sprint MotoGP in Ungheria 2025. Incidenti al via, Ducati VR46 e Honda protagoniste. Analisi completa della gara al Balaton Park.

MotoGP Ungheria 2025, Sprint Race: Marquez vince, podio per Di Giannantonio e Morbidelli
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 24 ago 2025

Il dominio di MotoGP continua a parlare spagnolo, e in particolare la lingua di Marc Marquez, che ancora una volta si è imposto con autorità nella Sprint Race del Gran Premio d’Ungheria 2025, disputata sul nuovo e spettacolare tracciato del Balaton Park. La tredicesima vittoria consecutiva dello spagnolo non è solo un dato statistico: è la dimostrazione di una superiorità tecnica, mentale e tattica che sta ridefinendo i parametri della classe regina. Alle sue spalle, il team Ducati VR46 si conferma protagonista assoluto, con Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli a completare un podio che promette scintille anche per la gara di domani.

Sin dallo spegnimento dei semafori, Marc Marquez ha imposto il suo ritmo: scattato perfettamente dalla pole position, il campione spagnolo ha saputo costruire un margine di sicurezza già nei primi giri, amministrando poi la corsa con la consueta lucidità. Nessuno è riuscito a impensierirlo, nonostante il tentativo iniziale delle Ducati di avvicinarsi e il caos generato alle sue spalle da un incidente che ha subito segnato la gara.

Il primo giro ha infatti visto protagonista, suo malgrado, Fabio Quartararo. Il pilota francese ha commesso un errore in staccata alla prima curva, perdendo il controllo della sua moto e innescando una carambola che ha coinvolto diversi concorrenti. Tra i più penalizzati c’è stato Enea Bastianini, costretto al ritiro, mentre Marco Bezzecchi ha visto compromessa la sua corsa già dalle prime battute, riuscendo comunque a recuperare posizioni nel prosieguo della gara.

Mentre Marc Marquez volava verso l’ennesimo trionfo stagionale, la scena si è spostata sulle prestazioni delle Ducati VR46. Fabio Di Giannantonio ha dimostrato una crescita costante, consolidando il suo ottimo stato di forma e conquistando una seconda posizione di grande valore. Dietro di lui, Franco Morbidelli ha completato il podio con il suo miglior risultato della stagione, a testimonianza dei progressi compiuti dal team fondato da Valentino Rossi. L’atmosfera nel box VR46 è stata di festa, ma anche di consapevolezza: la strada per raggiungere la vetta è ancora lunga, ma i segnali sono incoraggianti.
Tra le note più sorprendenti del weekend ungherese, spicca la ritrovata competitività delle Honda. Dopo mesi difficili, la casa giapponese ha finalmente mostrato segnali di risveglio grazie alle prestazioni di Luca Marini e Joan Mir, rispettivamente quarto e sesto al traguardo. In mezzo a loro si è inserito il rookie Fermin Aldeguer, in sella alla Ducati Gresini, sempre più a suo agio nella classe regina e capace di mettersi in luce con sorpassi decisi e un passo gara costante.
Nonostante l’incidente iniziale, Marco Bezzecchi è riuscito a risalire fino alla settima posizione, precedendo Alex Marquez e il campione del mondo in carica Jorge Martin, che ha limitato i danni con un nono posto in una giornata non facile. Per alcuni protagonisti, come Bagnaia e Fabio Quartararo, il weekend si è rivelato invece un vero calvario: entrambi sono rimasti lontani dalle posizioni che contano, faticando a trovare il giusto feeling con il nuovo asfalto del Balaton Park.
A metà gara, un altro colpo di scena: Pedro Acosta, tra i giovani più attesi, ha commesso un errore che gli è costato una possibile top 10, gettando alle ortiche un risultato importante proprio mentre la lotta per la classifica generale si fa sempre più serrata. In questo contesto, la leadership di Marc Marquez si consolida ulteriormente, rendendo la rincorsa degli avversari una vera e propria impresa.
Il debutto del circuito ungherese si è rivelato all’altezza delle aspettative, offrendo duelli spettacolari e una cornice scenografica che ha entusiasmato pubblico e addetti ai lavori. L’attesa ora è tutta per la gara di domani, che potrebbe essere influenzata da eventuali penalità in seguito agli incidenti della Sprint Race. Ma una cosa appare chiara: fermare Marc Marquez in questa stagione di MotoGP sembra essere, per ora, una missione quasi impossibile. Il campionato resta apertissimo, ma il campione spagnolo ha dimostrato ancora una volta di essere il punto di riferimento assoluto per chiunque voglia ambire al titolo.

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