MotoGP, Márquez rivela: “Stessa Ducati GP24 per me e Alex, ecco cosa cambia davvero”

Marc Márquez svela la condivisione della moto con Alex, tra strategie Ducati e legami familiari. Un racconto avvincente della MotoGP.

MotoGP, Márquez rivela: “Stessa Ducati GP24 per me e Alex, ecco cosa cambia davvero”
M B
Marianna Bortevi
Pubblicato il 20 giu 2025

Durante il weekend di Aragón, Marc Márquez ha svelato un dettaglio inedito che getta luce sulle dinamiche interne del team Ducati. “Ho chiesto più volte perché c’era dibattito sulla moto. Sì, io e Alex Márquez corriamo sulla stessa GP24,” ha dichiarato il pluricampione spagnolo, offrendo uno spaccato interessante su una scelta tecnica che unisce fratelli e competizione.

La rivelazione ha destato grande interesse, evidenziando come la condivisione dello stesso modello di moto rappresenti non solo una decisione tecnica ma anche una rara opportunità per mettere a confronto le performance in condizioni di assoluta parità. In un contesto come quello della MotoGP, dove ogni dettaglio può fare la differenza, questa strategia offre un terreno neutrale per valutare le capacità dei piloti e il potenziale della moto.

Secondo Marc Márquez, la parità di mezzi consente di ottenere giudizi più oggettivi sulle prestazioni, ma comporta anche sfide significative. “Quando una moto è già buona, diventa più difficile migliorarla ulteriormente,” ha sottolineato il campione, rimarcando la complessità del processo di sviluppo tecnico. Ogni modifica, per quanto piccola, rischia di alterare un equilibrio delicato, rendendo la ricerca della perfezione un compito arduo ma affascinante.

La casa di Borgo Panigale, ancora una volta, si conferma un punto di riferimento nel panorama della MotoGP. La filosofia del team Ducati si basa su un approccio che combina decisioni tecniche fondate su dati concreti e un dialogo costante con i piloti. Questo equilibrio tra innovazione tecnologica e feedback umano ha permesso al marchio italiano di consolidare la propria posizione dominante nel campionato, diventando un esempio per tutta la categoria.
Un altro aspetto interessante emerso riguarda l’evoluzione del rapporto tra Marc Márquez e i tifosi italiani. Da quando è entrato a far parte dell’universo Ducati, il pilota spagnolo ha notato un cambiamento significativo nell’affetto e nel supporto ricevuto. “Essere un pilota Ducati aiuta,” ha ammesso, evidenziando come il legame con il marchio italiano contribuisca a creare un ambiente positivo e stimolante per affrontare le competizioni.
La decisione di condividere la moto con il fratello Alex Márquez rappresenta un ulteriore esempio di come i legami familiari possano trovare spazio anche in uno sport altamente competitivo. In un mondo dove l’ambizione personale è spesso al centro, questa scelta dimostra che la collaborazione tra fratelli può generare una sinergia unica, arricchendo il fascino della MotoGP.

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