Jorge Martin: “Con l’Aprilia serve pazienza, non solo aggressività”
Jorge Martin si prepara al GP di Balaton con la RS-GP: tra adattamento, pazienza e il confronto interno con Bezzecchi, punta a un nuovo inizio.
Il percorso di adattamento e la necessità di coltivare una pazienza fuori dal comune sono diventati i temi centrali nella nuova sfida di Jorge Martin al Gran Premio di Balaton. Il pilota spagnolo, reduce da una stagione da protagonista, si trova ora immerso in una fase di transizione complessa, passando dalla conosciuta Ducati alla meno familiare RS GP dell’Aprilia. Una svolta professionale che lo costringe a ridefinire il proprio approccio alle gare, abbandonando temporaneamente la consueta foga agonistica per privilegiare una crescita graduale, fatta di tentativi, errori e apprendimento continuo.
“In Austria ho voluto fare troppo, più di quanto dovevo, ma anche le cadute sono importanti per capire i limiti”, ammette Jorge Martin, facendo riferimento alla caduta Austria che ha segnato il suo percorso di crescita. L’episodio, più che una battuta d’arresto, si è rivelato un momento di svolta, portando il pilota a una maggiore consapevolezza dei propri limiti e delle necessità imposte dalla nuova moto. Abituato a gestire gare da leader nella passata stagione di MotoGP, oggi Martin si ritrova a dover domare l’istinto e a mettere da parte la smania di risultati immediati, per imparare a conoscere una moto che richiede sensibilità e dedizione.
Il passaggio dalla Ducati alla RS GP non è solo un cambio di mezzo, ma una vera e propria rivoluzione tecnica e mentale. Martin sottolinea le difficoltà incontrate, soprattutto nella gestione dell’anteriore: “La fiducia c’è, ma non conosco ancora bene la moto sull’anteriore”, spiega. Le differenze nella frenata e nei sorpassi sono evidenti e, se da un lato aumentano la frustrazione, dall’altro lo costringono a un esercizio di autocontrollo. Ritrovarsi quattordicesimo in gara, quando solo pochi mesi fa era abituato a lottare costantemente per il podio, rappresenta un duro colpo per l’orgoglio, ma anche un’occasione per rafforzare la propria determinazione.
“Quando mi sono ritrovato 14°, è difficile dirsi ‘cerchiamo solo di finire la gara e accumulare esperienza’”, confessa Martin, lasciando emergere il conflitto tra l’istinto da campione e la razionalità che la situazione impone. Questa tensione interiore è il filo conduttore del suo attuale percorso: imparare a dosare la foga agonistica, senza perdere la motivazione, e allo stesso tempo accettare che la crescita passa anche attraverso le difficoltà e le battute d’arresto.
Un elemento fondamentale nel processo di adattamento di Jorge Martin è il confronto costante con il compagno di squadra Bezzecchi. “Guardando ai tempi in un paio di curve è più veloce, ma nel complesso siamo simili e questo mi dà fiducia”, racconta il pilota spagnolo. I risultati di Bezzecchi con la stessa RS GP rappresentano una fonte di ispirazione e, allo stesso tempo, una conferma delle potenzialità della moto. Il duello interno, lungi dal generare tensioni, diventa uno stimolo reciproco per crescere e migliorarsi gara dopo gara.
Il Gran Premio di Balaton si profila come una tappa cruciale di questa evoluzione. La peculiarità del circuito ungherese, completamente nuovo per tutti i piloti, elimina ogni possibile vantaggio derivante dall’esperienza pregressa. “Qui la cosa fondamentale sarà il non avere riferimenti da altre moto”, sottolinea Martin, evidenziando come questa situazione rappresenti un’opportunità unica per concentrarsi esclusivamente sulle caratteristiche della RS GP, senza il costante confronto con i dati accumulati sulla Ducati.
La strategia di Martin per il weekend di MotoGP è chiara: mettere da parte le pressioni e concentrarsi sull’accumulo di esperienza, analizzando ogni dettaglio della moto e affinando il feeling a ogni sessione. Il suo obiettivo non è più soltanto il risultato immediato, ma una comprensione profonda del nuovo mezzo, identificando progressivamente punti di forza e debolezze della RS GP. In questo contesto, il confronto con Bezzecchi assume una valenza costruttiva, offrendo stimoli preziosi per crescere.