Moto elettriche in servizio: la polizia bavarese testa le Zero DSR/X

Il Ministero dell’Interno bavarese testa le moto elettriche Zero DSR/X nella polizia: autonomia, costi e vantaggi.

Moto elettriche in servizio: la polizia bavarese testa le Zero DSR/X
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Marianna Bortevi
Pubblicato il 26 ago 2025

Nel cuore della Baviera, il concetto di mobilità sostenibile non è più soltanto un ideale, ma si trasforma in realtà concreta grazie a una sperimentazione d’avanguardia che coinvolge le forze dell’ordine. Le strade di Norimberga e Kempten diventano così il palcoscenico di un cambiamento epocale, dove il rispetto per l’ambiente e la sicurezza pubblica si fondono in un progetto pilota che punta a rivoluzionare il modo in cui la polizia si muove sul territorio.

A partire dal 12 agosto, il Ministero dell’Interno bavarese ha dato il via a una sperimentazione annuale che vede protagoniste le moto elettriche Zero DSR/X, mezzi all’avanguardia prodotti dall’omonima azienda californiana. L’obiettivo? Analizzare e valutare la reale fattibilità dell’inserimento permanente di veicoli a zero emissioni all’interno delle flotte di servizio, monitorando attentamente parametri come autonomia, costi operativi, impatto acustico e il gradimento da parte dei cittadini.

Il progetto, seguito con rigore scientifico dall’Università di Scienze Applicate di Würzburg-Schweinfurt, si propone di rispondere a una domanda fondamentale: le moto elettriche sono davvero pronte a sostenere le esigenze operative della polizia moderna? Le risposte arrivano dai dati tecnici delle Zero DSR/X, che si presentano come veri gioielli di tecnologia. Equipaggiate con un motore capace di erogare 75 kW (pari a circa 100 cavalli) e una coppia impressionante di 229 Nm immediatamente disponibile, queste moto si distinguono per reattività e prontezza, caratteristiche essenziali nelle situazioni d’emergenza.

Uno degli aspetti più dibattuti nella transizione verso la mobilità sostenibile è sempre stato quello dell’autonomia. Tuttavia, nel caso delle Zero DSR/X, la questione sembra superata grazie a batterie agli ioni di litio da 17,3 kWh, espandibili fino a 21 kWh. Questi accumulatori garantiscono una percorrenza di 288 km in ambito urbano e 172 km in condizioni miste, valori che si rivelano più che adeguati per i turni di pattugliamento quotidiani delle forze dell’ordine.
Altro punto di forza è la ricarica rapida, una tecnologia che permette di riportare la batteria al 95% della sua capacità in poco più di un’ora. Questo dettaglio elimina virtualmente i tempi morti, consentendo alle moto di essere sempre pronte all’azione e aumentando notevolmente l’efficienza operativa. Un vantaggio che si somma alla silenziosità dei mezzi, ideale per interventi discreti, e alla drastica riduzione delle necessità di manutenzione, dato che vengono eliminati componenti tradizionali come frizione e scarico.
I costi operativi delle moto elettriche rappresentano un ulteriore elemento di attrattiva: il costo per chilometro risulta nettamente inferiore rispetto ai veicoli a combustione interna, e la semplicità meccanica contribuisce a contenere le spese di gestione nel lungo periodo. Questo, unito alla totale assenza di emissioni nocive, rende la sperimentazione bavarese un modello di riferimento per la transizione energetica dei servizi pubblici.
Durante la cerimonia di presentazione a Norimberga, il ministro Joachim Herrmann e il capo della polizia Adolf Blöchl hanno sottolineato come questa scelta rappresenti un passo decisivo verso una mobilità pubblica moderna e responsabile. Le Zero DSR/X impiegate sono in grado di raggiungere i 180 km/h, pesano 247 kg e offrono una capacità di carico fino a 252 kg, con un prezzo di circa 24.140 euro per ciascun esemplare.

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