Dopo mesi bui, il settore moto accelera: +7,3% a luglio
A luglio 2025 il mercato moto italiano cresce del 7,3%, trainato dagli scooter (+19,36%). Moto in recupero, ciclomotori ancora in calo. Dati e analisi.
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Dopo mesi di difficoltà e incertezza, il mercato moto in Italia mostra finalmente segnali di ripresa incoraggianti. I dati relativi alle immatricolazioni di luglio 2025, elaborati da ANCMA e UNRAE sulla base delle informazioni fornite dal Ministero dei Trasporti, indicano una crescita del 7,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Un risultato che, dopo una lunga fase di contrazione, segna una vera e propria inversione di tendenza e riaccende la fiducia tra operatori e consumatori.
Il dato più rilevante riguarda il comparto scooter, autentico motore della ripresa, che registra un aumento del 19,36% nelle vendite rispetto a luglio 2024, raggiungendo quota 26.610 unità. Questo exploit non è casuale: gli scooter si confermano la soluzione prediletta dagli italiani, soprattutto nelle aree urbane, grazie alla loro agilità, praticità e ai costi di gestione contenuti. In un contesto dove la sostenibilità e l’attenzione alle spese sono sempre più centrali nelle scelte di mobilità, questi veicoli rispondono perfettamente alle nuove esigenze, offrendo un equilibrio ideale tra convenienza e rispetto per l’ambiente.
Le immatricolazioni complessive di luglio hanno raggiunto 44.817 unità, segnando il secondo mese consecutivo di crescita per il mercato moto italiano. Un risultato che testimonia una resilienza superiore rispetto ad altri Paesi europei, dove la situazione resta più complessa. Secondo le elaborazioni di ANCMA e UNRAE, questa performance positiva suggerisce che il peggio potrebbe essere alle spalle, anche se la strada verso una piena stabilità è ancora lunga e richiede uno sforzo condiviso da parte di tutta la filiera.
Se gli scooter sorridono, la situazione delle moto tradizionali appare in via di miglioramento, pur restando ancora in territorio negativo. Nel mese di luglio, infatti, sono state immatricolate 16.048 moto, con un calo del 5,28% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, il dato è meno grave rispetto ai mesi precedenti, quando le flessioni avevano raggiunto il -6,72% a giugno e addirittura il -13,36% a maggio. Questo rallentamento della discesa fa ben sperare in una possibile inversione di tendenza nei prossimi mesi, sostenuta anche da una rinnovata fiducia dei consumatori e da un’offerta sempre più ricca di modelli innovativi.
Decisamente più complessa, invece, la situazione dei ciclomotori. Il segmento continua a soffrire una crisi strutturale, con una diminuzione delle immatricolazioni del 14,26% e solo 2.159 unità vendute a luglio. Le ragioni di questa debolezza sono molteplici: da un lato la concorrenza sempre più agguerrita di biciclette elettriche e monopattini, dall’altro il cambiamento nelle preferenze delle nuove generazioni, sempre meno attratte da questa tipologia di veicolo. I ciclomotori sembrano così pagare il prezzo di un mercato in evoluzione, dove la domanda si sposta verso soluzioni più moderne e sostenibili.
Analizzando i dati dei primi sette mesi del 2025, il bilancio generale del mercato moto resta negativo, ma in deciso miglioramento rispetto alle previsioni di inizio anno. Le immatricolazioni totali si attestano a 246.273 unità, con una contrazione del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato che, se confrontato con la media europea, appare addirittura confortante: nei principali dieci mercati del continente, infatti, il calo medio nel primo semestre ha raggiunto il 9,25%. Questo dato conferma la maggiore capacità di adattamento e resilienza del settore italiano, che riesce a contenere le perdite meglio dei competitor internazionali.