Indian Motorcycle rivoluziona il radar: tecnologia nascosta per cruiser senza tempo

Indian Motorcycle integra il radar nel faro delle cruiser: sicurezza avanzata e design classico. Nuove funzioni in arrivo dal 2026.

Indian Motorcycle rivoluziona il radar: tecnologia nascosta per cruiser senza tempo
M S
Massimo Schimperla
Pubblicato il 3 set 2025

Nel mondo delle due ruote, l’equilibrio tra tradizione e innovazione rappresenta una delle sfide più affascinanti. Oggi Indian Motorcycle dimostra come sia possibile raggiungere questo obiettivo grazie a una soluzione ingegnosa: l’introduzione di un sensore radar perfettamente nascosto all’interno del faro circolare delle sue iconiche cruiser. Questa novità, frutto di un brevetto rivoluzionario, segna un passo avanti nella sicurezza senza intaccare l’estetica classica tanto amata dagli appassionati del marchio americano.

A differenza di altri costruttori come Ducati, KTM e BMW, che scelgono di posizionare i propri sensori radar in modo ben visibile sul frontale delle moto, Indian Motorcycle adotta un approccio radicalmente diverso. L’obiettivo è quello di integrare la tecnologia avanzata mantenendo intatte le linee pulite e retrò che contraddistinguono i suoi modelli. Il cuore di questa innovazione risiede in un faro circolare suddiviso in due sezioni funzionali: la parte superiore, a forma di mezzaluna, ospita una moderna illuminazione a LED, mentre quella inferiore cela il modulo radar dietro una lente trasparente, permettendo il passaggio indisturbato delle onde radar senza alterare il design.

Questa scelta risponde alle esigenze di una clientela esigente, che desidera poter contare su sistemi di sicurezza all’avanguardia senza rinunciare all’identità estetica dei propri veicoli. Modelli come Roadmaster, Challenger e Pursuit diventano così il perfetto esempio di come la miniaturizzazione dei componenti e l’utilizzo intelligente delle luci LED possano dare vita a una tecnologia invisibile ma estremamente efficace. Il risultato è particolarmente apprezzato da chi ricerca un connubio armonioso tra tradizione e innovazione, senza compromessi.

Fino a oggi, Indian Motorcycle aveva implementato il sensore radar solo nella parte posteriore delle sue moto, utilizzato principalmente per il monitoraggio dell’angolo cieco e per sistemi di allerta collisione. Tuttavia, a partire dal 2026, l’introduzione di un radar frontale aprirà le porte a funzionalità ancora più avanzate. Tra queste spicca il controllo di crociera adattivo, una funzione che permette di mantenere automaticamente la distanza di sicurezza dal veicolo che precede, regolando velocità e frenata in modo autonomo. Non è escluso, inoltre, che in futuro vengano integrati anche sistemi di frenata automatica per ridurre l’impatto in caso di collisione imminente.
I documenti relativi al brevetto rivelano ulteriori dettagli interessanti: l’adozione di algoritmi sofisticati in grado di gestire più motociclette in viaggio collettivo, evitando interferenze tra i rispettivi sistemi di sicurezza. Questa caratteristica si rivela particolarmente utile nei grandi raduni e nei viaggi di gruppo, ambiti in cui Indian Motorcycle vanta una solida tradizione soprattutto negli Stati Uniti. La capacità di coordinare i sistemi radar tra più veicoli rappresenta un vantaggio competitivo e un elemento di tranquillità in più per gli appassionati che partecipano a queste esperienze condivise.
Il panorama motociclistico internazionale vede Ducati come pioniera nell’introduzione del controllo di crociera adattivo sulla Multistrada V4 già nel 2020, seguita da KTM con la 1290 Super Adventure S e da BMW con modelli come la R 1250 RT e la R 18 Transcontinental. Tuttavia, in tutti questi casi, il sensore radar rimane ben visibile, una soluzione che si sposa con i design moderni ma che poco convince gli amanti dello stile vintage. Proprio qui risiede la forza della proposta di Indian Motorcycle: rendere la tecnologia invisibile, preservando l’autenticità delle proprie cruiser.

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