Jonny Davies sfida i limiti: doppio record motociclistico all’aerodromo di Elvington
Jonny Davies punta a due record mondiali: caballito più veloce e guida in retromarcia con la Kawasaki ZX-10R nell’aerodromo di Elvington.
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All’aerodromo di Elvington, nel cuore dello Yorkshire del Nord, si sta per scrivere una nuova pagina nell’universo delle acrobazie motociclistiche. Qui, il carismatico stuntman britannico Jonny Davies si prepara a sfidare i limiti umani e meccanici con due imprese da brivido che promettono di lasciare il segno nella storia dei record mondiale. Settembre sarà il mese chiave: due tentativi, una sola moto e un obiettivo chiaro – ridefinire il concetto di velocità moto portando la sua fedele Kawasaki ZX-10R modificata oltre ogni confine conosciuto.
Il primo dei due tentativi vedrà Davies impegnato nel superare se stesso in una disciplina tanto spettacolare quanto rischiosa: il high chair wheelie. Si tratta di una manovra in cui il pilota siede letteralmente sul serbatoio della moto, con i piedi appoggiati sul manubrio e la ruota anteriore sollevata, lanciandosi a una velocità che sfida la ragione. L’obiettivo dichiarato è impressionante: raggiungere i 217 km/h in questa posizione, frantumando il suo precedente Guinness ottenuto nel 2020 con una velocità ufficiale di 175,7 km/h. Durante le sessioni di allenamento, Davies era già riuscito a sfiorare i 196 km/h, dimostrando una padronanza assoluta della moto e delle proprie capacità fisiche.
Ma non è tutto: il secondo tentativo si spinge ancora oltre, entrando nel territorio dell’incredibile. Davies proverà infatti a guidare la sua Kawasaki ZX-10R in retromarcia, seduto rivolto nella direzione opposta rispetto al senso di marcia, puntando a toccare i 257 km/h. Una sfida che richiede non solo una preparazione tecnica minuziosa, ma anche un coraggio fuori dal comune. In questa disciplina, la percezione dello spazio, dell’equilibrio e della reattività devono essere portate al massimo livello, con ogni minimo errore che può trasformarsi in un rischio estremo.
Per affrontare queste prove, la Kawasaki ZX-10R del 2018 di Davies è stata trasformata in una vera e propria macchina da acrobazie motociclistiche. I carenati sono stati rimossi per alleggerire il peso complessivo, il freno posteriore è ora gestito manualmente per un controllo superiore durante il high chair wheelie, e sono stati aggiunti semimanubri regolabili per adattarsi alle esigenze specifiche delle manovre. Non mancano una leva del cambio elettronica e una modifica al serbatoio, pensata proprio per agevolare la posizione acrobatica richiesta dalla disciplina.
Jonny Davies, un allenamento mirato
La preparazione di Jonny Davies non si limita però alla meccanica: anche il fisico è sottoposto a un regime di allenamento specifico e rigoroso. Lavorare su collo, schiena e core è fondamentale per resistere alle sollecitazioni estreme a cui il corpo viene sottoposto durante queste performance. Davies stesso racconta di adottare un approccio graduale, in cui ogni passo è ponderato: “Vado piano, analizzo e guadagno fiducia prima di spingermi al limite”. Una filosofia che gli ha permesso di affrontare e superare sfide sempre più ardite nel corso della sua carriera.
Le condizioni meteorologiche rappresentano un altro fattore cruciale nella riuscita di queste imprese. Durante il precedente tentativo, un vento contrario di 32 km/h aveva impedito a Davies di raggiungere i 200 km/h desiderati. Proprio per questo motivo, il team è ora in attesa della finestra meteo perfetta che possa garantire sicurezza e prestazioni ottimali. Ogni dettaglio viene analizzato con la massima attenzione, perché quando si lavora ai limiti della fisica, anche la più piccola variabile può fare la differenza tra successo e fallimento.
Non è la prima volta che Jonny Davies si cimenta in imprese di questo calibro: lo scorso anno ha già conquistato il record mondiale per la velocità più alta mai raggiunta trainato da una moto, dimostrando una determinazione e una resilienza fuori dal comune. Ora, con questi nuovi tentativi, spera di attirare l’attenzione di sponsor e appassionati, portando le acrobazie motociclistiche su un nuovo livello e scrivendo un altro capitolo indelebile nel libro dei Guinness dei primati.