Ducati: il futuro della Superbike tra nomi e vincoli economici
Ducati affronta il post-Bautista in Superbike: vincoli economici, mercato piloti e giovani promesse come Bulega.
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La casa di Borgo Panigale si trova a dover affrontare una delle sfide più complesse nel panorama della Superbike: trovare un sostituto all’altezza di Álvaro Bautista. Con un budget limitato a 250mila euro e una pianificazione strategica che si spinge fino al 2027, Ducati sta giocando una partita cruciale nel mercato piloti, con un occhio attento anche alle opportunità che potrebbero emergere in MotoGP.
Il cambio di guardia si concretizzerà nel 2026, anno in cui il campione in carica lascerà la squadra. L’obiettivo del team italiano è chiaro: mantenere la propria leadership nella categoria. La strategia prevede di affiancare un pilota di valore a Nicolò Bulega, il cui futuro sembra già proiettato verso la MotoGP, con un possibile approdo nel 2027. Nel frattempo, la casa italiana sta valutando attentamente tutte le opzioni disponibili.
Tra i nomi in lizza spiccano figure di grande esperienza come Jonathan Rea, Danilo Petrucci e Andrea Iannone, ma anche giovani talenti emergenti come Remy Gardner e Iker Lecuona. Non manca poi l’interesse per Jaume Masia, attualmente impegnato nella Supersport, che potrebbe rappresentare una scelta interessante per il futuro. Tuttavia, l’attenzione sembra focalizzarsi in particolare su Jack Miller, attualmente in MotoGP e con un contratto in scadenza.
Un elemento chiave in questa complessa trattativa è il fattore economico. La partnership tra Ducati e Aruba.it ha stabilito un tetto massimo di 250mila euro per il secondo pilota. Questa cifra, pur limitando le possibilità, impone una maggiore flessibilità da entrambe le parti nelle negoziazioni. Nonostante ciò, il team italiano può contare su un vantaggio competitivo: la Panigale V4, una moto dominante in pista, che consente di non avere fretta nella definizione degli accordi.
Quale strategia per Ducati
La strategia di Ducati è chiara: attendere l’evoluzione del mercato piloti, in particolare quello della MotoGP, dove potrebbero liberarsi nomi di rilievo in cerca di nuove opportunità. Questa scelta permette al team di Borgo Panigale di mantenere un approccio ponderato, senza compromettere le proprie ambizioni sportive ed economiche.
Parallelamente, il futuro di Nicolò Bulega sembra già tracciato. Il giovane pilota potrebbe essere coinvolto in test con la MotoGP già nel 2026, sotto la supervisione di Gigi Dall’Igna. Questo percorso graduale verso la classe regina rappresenta un tassello fondamentale nella pianificazione a lungo termine di Ducati, che punta a consolidare la propria presenza ai massimi livelli del motociclismo mondiale.
In questo intricato scenario, la casa italiana continua a muoversi con attenzione, bilanciando ambizioni sportive e sostenibilità economica. La capacità di mantenere il proprio status di riferimento nella Superbike dipenderà dalla scelta del pilota giusto, ma anche dalla capacità di cogliere le opportunità che il mercato piloti offrirà nei prossimi anni.