Bimota, da sogno d’élite a occasione sul mercato dell’usato

Le aste recenti svelano la difficile realtà delle Bimota: prezzi in calo e scarso interesse, anche per modelli rari e nuovi. Ecco cosa sta accadendo.

Bimota, da sogno d’élite a occasione sul mercato dell’usato
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Massimo Schimperla
Pubblicato il 5 set 2025

Nel panorama delle due ruote, il nome Bimota ha sempre evocato un’aura di esclusività e raffinatezza tecnica, incarnando il sogno di ogni appassionato di moto d’élite. Eppure, negli ultimi tempi, il fascino indiscusso del marchio italiano sembra non bastare più a sostenere le sue quotazioni: modelli praticamente nuovi vengono proposti a un terzo del prezzo originale, rarità che finiscono all’asta per metà del loro valore iniziale e versioni ultra-limitate che, nonostante sconti fino al 70%, faticano a trovare un nuovo proprietario. Numeri che raccontano una realtà inedita e difficile per la casa riminese nel mercato dell’usato, dove il prestigio non si traduce più automaticamente in valutazioni stellari.

Il fenomeno della svalutazione delle moto di nicchia come le Bimota ha ormai assunto una dimensione globale, con casi emblematici che si registrano sia negli Stati Uniti sia in Europa. Un esempio clamoroso arriva da Las Vegas: una fiammante Bimota KB4, con appena due miglia all’attivo, è stata offerta in una delle più rinomate aste motociclistiche americane. Nonostante le aspettative, le offerte si sono fermate a 6.800 dollari, a fronte di un prezzo di listino che supera i 35.000 euro. L’invenduto di questa moto rappresenta in modo plastico il divario tra le aspettative dei venditori e la realtà attuale del mercato, dove anche i gioielli più recenti e desiderati non riescono a raggiungere le cifre sperate.

Nemmeno l’Europa si mostra più generosa con le quotazioni delle Bimota. In Francia, ad esempio, una pregiata Tesi H2 Carbon – l’esemplare numero 75 di una serie limitata a 250 unità – è stata aggiudicata a 36.000 euro. Un valore che, sebbene possa sembrare elevato, rappresenta poco più della metà del prezzo di listino di questa versione esclusiva, stimato oltre 60.000 euro. Nemmeno la rarità, la prestigiosa fibra di carbonio verde e il chilometraggio irrisorio (solo 351 km) sono bastati a difendere la valutazione. Questo episodio, come altri simili, mette in luce quanto il contesto sia cambiato anche per le moto più iconiche e ricercate.

Gli analisti del settore individuano diverse cause dietro questa sorprendente crisi di valore. In primo luogo, Bimota resta un brand di riferimento per una cerchia ristretta di intenditori: una vera e propria moto di nicchia anche all’interno dell’esclusivo segmento delle moto di lusso. La distribuzione limitata, seppur rafforzata dalla recente alleanza con Kawasaki, non è sufficiente a garantire una presenza capillare nei principali mercati internazionali. A ciò si aggiunge una certa trascuratezza nella presentazione dei modelli in vendita: fotografie poco professionali, location poco accattivanti e descrizioni approssimative contribuiscono a sminuire la percezione del valore di questi veri e propri capolavori tecnologici.
Anche i modelli storici della casa riminese, equipaggiati con propulsori di marchi leggendari come Ducati, Yamaha e Suzuki, non sono immuni da questa tendenza al ribasso. Se in passato la combinazione di rarità e prestigio bastava a garantire valutazioni elevate, oggi questi stessi elementi non sono più sufficienti a sostenere i prezzi. Al contrario, molte Bimota storiche risultano sorprendentemente accessibili, offrendo un rapporto tra valore simbolico e prezzo d’acquisto impensabile fino a pochi anni fa.
Il quadro che emerge è quello di un mercato in rapida evoluzione, dove il possesso di una Bimota non rappresenta più un miraggio riservato a pochi fortunati, ma si trasforma in un’opportunità reale per un pubblico più ampio e consapevole. Tuttavia, il valore di questi mezzi straordinari è oggi determinato da una complessa alchimia di fattori che va ben oltre la semplice esclusività: la domanda e l’offerta, la cura nella presentazione, la capacità di raccontare una storia unica dietro ogni modello, diventano elementi centrali nella definizione del prezzo finale.

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