Sette vittorie, due titoli: l’epopea di Di Mario e della RS 660

Alessandro Di Mario vince la MotoAmerica Twins Cup 2025 su Aprilia RS 660, rafforzando la leadership del marchio anche grazie al successo della RSV4 1100 a Suzuka.

Sette vittorie, due titoli: l’epopea di Di Mario e della RS 660
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Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 5 ago 2025

Il mondo delle due ruote statunitensi sta vivendo un momento di grande fermento grazie a una combinazione che si sta imponendo come punto di riferimento: Aprilia RS 660 e Alessandro Di Mario. Questa coppia ha riscritto le regole della MotoAmerica Twins Cup, imponendo un dominio che ormai non conosce rivali. Due titoli consecutivi, sette vittorie di fila e una presenza sempre più massiccia della moto veneta tra i protagonisti in griglia: sono questi i numeri che certificano la supremazia di una filosofia tecnica tutta italiana.

Il percorso trionfale di Alessandro Di Mario con il team Robem Engineering ha raggiunto il suo apice sullo storico tracciato del Virginia International Raceway. Qui, il pilota italiano ha suggellato matematicamente la conquista del titolo con una gara d’anticipo, grazie a due prestazioni magistrali che hanno lasciato poco spazio agli avversari. Non si tratta di un exploit isolato, ma del risultato di una stagione in cui costanza e determinazione hanno fatto la differenza, in un contesto sempre più competitivo e in rapida evoluzione.

A testimoniare la crescente influenza dell’Aprilia RS 660 nella MotoAmerica Twins Cup ci sono i numeri: ben 16 piloti su 37 hanno scelto la moto italiana, riconoscendone le straordinarie qualità di leggerezza, agilità e affidabilità. Tre caratteristiche che si sono rivelate decisive su tracciati tecnici e impegnativi, permettendo agli alfieri Aprilia di sfruttare al meglio ogni occasione per primeggiare.

La stagione 2024 di Alessandro Di Mario è un perfetto esempio di resilienza sportiva. Dopo un avvio segnato da tre secondi posti consecutivi, il pilota ha saputo trovare il ritmo giusto, inanellando una striscia impressionante di sette vittorie che hanno letteralmente spianato la strada verso il secondo titolo consecutivo. Un risultato che va oltre il talento personale e che esalta l’eccellenza tecnica di una moto nata per fare la differenza in ogni condizione.
Ma il successo di Aprilia non si limita ai confini americani. Mentre la RS 660 domina le competizioni sprint oltreoceano, la sorella maggiore RSV4 1100 si mette in luce in una delle gare di endurance più dure e prestigiose al mondo: la Suzuka 8 Hours. Qui, la sportiva di Noale ha conquistato un prestigioso terzo posto nella categoria Superstock, confermando la competitività e la versatilità della gamma Aprilia anche nei contesti più selettivi e impegnativi del motorsport internazionale.
Risultati di questo calibro non sono frutto del caso. Dietro le vittorie e i podi si cela una filosofia aziendale orientata all’innovazione continua, alla ricerca dell’eccellenza tecnica e alla capacità di interpretare le esigenze di piloti e team nelle diverse categorie. Non è un caso che Aprilia abbia messo in bacheca ben tre titoli nella MotoAmerica Twins Cup negli ultimi cinque anni, affermandosi come punto di riferimento non solo in Europa, ma anche nei principali campionati internazionali.
Questi successi consolidano ulteriormente la tradizione di eccellenza del marchio di Noale nel panorama racing mondiale. Aprilia continua a portare in alto il tricolore, rafforzando la reputazione dell’ingegneria italiana e dimostrando che la passione, unita alla tecnologia e alla dedizione, può davvero fare la differenza. Con la RS 660 e la RSV4 1100, la casa veneta si conferma protagonista assoluta di una stagione che resterà nella storia, ispirando nuove generazioni di piloti e appassionati in tutto il mondo.

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