Vintage Rally 2025, il trionfo dell’enduro classico tra stile e passione

Rivivi le emozioni del Vintage Rally 2025, un evento che celebra moto d'epoca, cameratismo e la passione per le due ruote.

Vintage Rally 2025, il trionfo dell’enduro classico tra stile e passione
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Massimo Schimperla
Pubblicato il 4 lug 2025

Adrenalina, amicizia e passione per le moto d’epoca hanno caratterizzato il Vintage Rally 2025, un evento che ha riportato in vita l’enduro classico. Organizzato all’interno del celebre festival Wheels and Waves, il raduno ha attirato appassionati da ogni angolo del globo, pronti a percorrere sentieri boschivi e impegnative sezioni di motocross.

Protagoniste assolute sono state le motociclette vintage degli anni ’70, ’80 e ’90, guidate da piloti che hanno scelto lo spirito di cameratismo e il puro divertimento, lasciando in secondo piano la competizione. Abbigliamenti rétro, come camicie hawaiane e pantaloni da motocross in stile anni ’90, hanno colorato un evento che è stato molto più di una semplice gara, trasformandosi in una celebrazione dello stile e della storia delle due ruote.

Momenti emozionanti al Vintage Rally 2025

Tra i momenti più emozionanti del Vintage Rally 2025, spicca il ritorno in pista di Marvin Musquin, due volte campione mondiale di motocross. In sella a una KTM restaurata con cura dal customizer Bruno Belva, Musquin ha incantato il pubblico. “Era la prima volta che lavoravo su una moto simile," ha raccontato Bruno, visibilmente emozionato. “Vederla pilotata da Marvin ha superato ogni aspettativa." La collaborazione tra i due è nata da una semplice email inviata al customizer, un gesto che incarna perfettamente lo spirito di condivisione e passione che anima questa manifestazione. Bruno, già proiettato verso il futuro, sta restaurando un’altra KTM per partecipare all’edizione 2026 con ben due moto.

Un’altra storia che ha lasciato il segno è quella di Serge, noto come Sand Rocks Makers, che ha affrontato il percorso con una Yamaha XT500 del 1978, trasformata in uno stile TT500 minimalista. Nonostante le difficoltà fisiche dovute a un grave incidente, Serge ha deciso di partecipare, dichiarando: “Nonostante il dolore, essere al via è stato già una vittoria." La sua resilienza ha rappresentato un esempio tangibile dello spirito indomito che accomuna molti partecipanti.
Il percorso, caratterizzato da fango e tratti impegnativi, ha messo a dura prova sia i piloti che le loro motociclette. Tuttavia, il vero cuore pulsante dell’evento è stato il paddock, un luogo di risate, collaborazione e condivisione. Qui, appassionati e partecipanti hanno potuto scambiarsi storie, consigli e momenti indimenticabili, consolidando una comunità unita dall’amore per le moto d’epoca.

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