Caso Martin-Aprilia, Dorna interviene: solo piloti ‘liberi’ al via

Carmelo Ezpeleta di Dorna impone chiarezza: piloti ammessi solo con contratti risolti legalmente o consensualmente. Focus su Aprilia-Martin.

Caso Martin-Aprilia, Dorna interviene: solo piloti ‘liberi’ al via
F C
Fabio Chiarani
Pubblicato il 29 giu 2025

“Non accetteremo l’iscrizione al mondiale di alcun pilota che non sia libero per decisione di un giudice o per un accordo fra le parti.” Con queste parole, Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha tracciato una linea netta in merito alle dispute contrattuali che stanno infiammando il paddock della MotoGP. Al centro della scena, il caso che vede contrapposti Aprilia e Jorge Martin, una vicenda che rischia di avere ripercussioni significative sull’intero campionato.

La situazione ha spinto Dorna, insieme a MSMA e IRTA, a stabilire regole chiare e stringenti: nessun pilota potrà prendere parte al campionato senza aver prima risolto eventuali vincoli contrattuali preesistenti. Le opzioni sul tavolo sono essenzialmente due: una transazione economica consensuale oppure una decisione formale da parte del tribunale competente. Una presa di posizione che punta a salvaguardare l’integrità del campionato e a evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro.

Durante un’intervista rilasciata a Sky e alla televisione spagnola, Carmelo Ezpeleta ha sottolineato l’importanza della solidità degli accordi contrattuali, definendola un caposaldo imprescindibile della gestione del motomondiale. “Gestiamo il Mondiale di motociclismo da 35 anni e non abbiamo mai rotto un contratto,” ha dichiarato Ezpeleta, rimarcando come la tutela della professionalità e della credibilità sia fondamentale per mantenere alto il prestigio della MotoGP.

Il caso specifico che coinvolge Aprilia e Jorge Martin presenta due versioni diametralmente opposte. Da un lato, la casa motociclistica italiana sostiene l’esistenza di un contratto valido con il pilota spagnolo; dall’altro, il manager di Martin nega categoricamente questa validità. Una situazione che, se non risolta in tempi brevi, potrebbe richiedere un intervento giuridico, con possibili ritardi legati alla competenza territoriale italiana, come avvertito dallo stesso Ezpeleta.
La questione non riguarda solo il singolo caso, ma rappresenta un precedente significativo per la gestione delle dispute legate ai contratti piloti nel motomondiale. Stabilire regole certe e applicarle con rigore è essenziale per garantire la regolarità e la trasparenza del campionato. La decisione di Dorna di non accettare compromessi in assenza di una risoluzione formale o consensuale si pone come un segnale forte per tutti gli attori coinvolti.
Il rischio, tuttavia, è che una controversia di questo tipo possa influire negativamente sul regolare svolgimento della stagione. La speranza è che le parti coinvolte, Aprilia e il team di Jorge Martin, riescano a trovare rapidamente un punto d’incontro, evitando di trascinare la vicenda in tribunale. Una soluzione consensuale sarebbe infatti la strada più breve e meno impattante per tutte le parti in causa.
La MotoGP, considerata uno dei campionati motoristici più prestigiosi al mondo, non può permettersi di compromettere la propria immagine con dispute contrattuali irrisolte. La decisione di Dorna di intervenire con fermezza dimostra la volontà di preservare l’integrità del campionato e di garantire che tutti i partecipanti rispettino le regole stabilite. Questo approccio non solo tutela i piloti e i team, ma rafforza anche la credibilità dell’intera organizzazione.
Con gli occhi del mondo puntati sulla vicenda Martin-Aprilia, il circus della MotoGP si trova a un bivio. La risoluzione di questo caso rappresenterà un test cruciale per le nuove regole e per la capacità del campionato di gestire situazioni complesse senza compromettere la propria reputazione. Per ora, l’auspicio è che il buon senso prevalga e che la stagione possa proseguire senza ulteriori intoppi.

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