La Honda GB350S diventa “Mia”: il capolavoro café racer di TubaisMoto
Café racer “Mia” di TubaisMoto, protagonista al Wheels and Waves: una Honda GB350S tra innovazione, tradizione e customizzazione europea.
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Nel cuore della scena motociclistica europea, un nome ha saputo imporsi come simbolo di eccellenza e creatività: TubaisMoto. Questa officina portoghese ha infatti lasciato il segno al celebre festival Wheels and Waves di Biarritz, grazie a una creazione che ha saputo fondere passato e futuro in modo magistrale. Stiamo parlando di Mia, la reinterpretazione in chiave café racer della Honda GB350S, una moto che ha saputo catalizzare l’attenzione di pubblico e critica durante l’ultima edizione dell’Honda Customs Competition.
Il Portogallo si conferma così come una delle nuove capitali europee della customizzazione motociclistica, grazie al lavoro di artigiani che riescono a coniugare maestria tecnica e sensibilità estetica. La partecipazione di TubaisMoto all’evento francese non è stata soltanto una presenza di prestigio, ma una vera e propria affermazione di stile e originalità, in grado di valorizzare il design moto come forma d’arte contemporanea.
Il festival Wheels and Waves rappresenta ogni anno una piattaforma privilegiata per i migliori preparatori d’Europa, offrendo loro la possibilità di esprimere la propria visione della customizzazione su modelli iconici. Quest’anno, Honda ha scelto di puntare sulla Honda GB350S, invitando officine e concessionari da tutto il continente a reinterpretare questa base con soluzioni innovative e personali. Ne è nato un confronto ricco di spunti, in cui culture e stili diversi si sono mescolati, dando vita a undici progetti unici.
Tra questi, la Mia di TubaisMoto ha saputo distinguersi per la capacità di fondere armoniosamente elementi apparentemente opposti. Da una parte, il rispetto della tradizione café racer, con il suo frontale essenziale, il telaio nero opaco e le ruote a raggi, richiama le atmosfere dei locali inglesi degli anni ’60, dove questo stile è nato. Dall’altra, l’innovazione si fa strada attraverso dettagli moderni: la verniciatura vivace ispirata ai colori ufficiali HRC, e l’integrazione di fari LED nella zona posteriore, segno di una ricerca tecnologica che non rinuncia alla funzionalità.
Il segreto del successo di Mia risiede proprio in questa capacità di reinterpretare l’essenza café racer con una sensibilità contemporanea. L’officina portoghese ha dimostrato come sia possibile innovare senza tradire le radici, trovando un equilibrio perfetto tra fascino retrò e esigenze moderne. Questo approccio riflette una tendenza sempre più marcata nella customizzazione motociclistica: la ricerca di soluzioni che uniscano estetica raffinata e praticità d’uso, per soddisfare le aspettative di una clientela sempre più esigente e attenta ai dettagli.
Un aspetto particolarmente interessante dell’Honda Customs Competition è il suo formato partecipativo, che coinvolge direttamente la community degli appassionati. Attraverso un sistema di votazione sui canali ufficiali, gli utenti possono esprimere le proprie preferenze e contribuire a decretare la moto vincitrice. Questo meccanismo rafforza il legame tra customizzatori e pubblico, trasformando la competizione in un’esperienza collettiva e inclusiva, dove la creatività e la passione diventano patrimonio condiviso.
Manifestazioni come Wheels and Waves testimoniano la vitalità e la ricchezza dell’artigianato motociclistico europeo. Ogni progetto racconta una storia personale, fatta di sogni, sfide e ispirazioni, che si intrecciano per dare vita a esemplari unici e irripetibili. In un’epoca in cui la produzione di massa sembra dominare il mercato, la Mia di TubaisMoto si impone come manifesto di unicità e di espressione individuale, valori sempre più ricercati dagli appassionati delle due ruote.
La storia di Mia non è soltanto quella di una moto vincente, ma di una visione che pone il design moto al centro di un percorso di innovazione e riscoperta delle radici. Il lavoro di TubaisMoto dimostra che la customizzazione non è semplice esercizio di stile, ma un processo creativo capace di rinnovare continuamente il dialogo tra passato e futuro, tra artigianato e tecnologia. In questo equilibrio, la passione per le due ruote trova la sua massima espressione.