Bagnaia e la Ducati 2025: il feeling che non c’è
Francesco Bagnaia analizza le difficoltà in frenata con la Ducati 2025 e rivede gli obiettivi stagionali in MotoGP. Le sfide tecniche e la nuova strategia.
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Un momento di profonda incertezza e riflessione segna la stagione di Francesco Bagnaia, il pilota torinese che, dopo il quarto posto conquistato al Gran Premio di Brno, si trova costretto a fare i conti con una situazione complessa e delicata al manubrio della Ducati 2025. Le sue parole, cariche di sincerità e autocritica, fotografano una crisi che va ben oltre i risultati di gara e che lo obbliga a rivedere le proprie ambizioni nella massima categoria del motociclismo, la MotoGP.
“È un limbo molto difficile da gestire”, ammette Bagnaia ai microfoni di Sky Sport, lasciando trasparire tutto il peso di una stagione che sta prendendo una piega inaspettata. Se all’inizio dell’anno il titolo mondiale sembrava un obiettivo alla portata, oggi la realtà è ben diversa: le difficoltà incontrate con la nuova moto hanno minato le sue certezze e trasformato quelli che erano i suoi punti di forza in veri e propri ostacoli.
Uno degli aspetti più critici riguarda la frenata, da sempre uno dei marchi di fabbrica di Bagnaia, ora diventata il suo tallone d’Achille. “È un problema che mi porto dietro dalla Thailandia”, spiega il pilota. “Quando provo a frenare più forte, la moto non si ferma: o mi si chiude davanti o vado lungo. Quando invece rallento per migliorare la percorrenza, fatico ad entrare in curva”. Una situazione frustrante che evidenzia come la sintonia tra uomo e macchina sia venuta meno proprio nel momento più importante della stagione.
Al centro di questa crisi si trova il rapporto, sempre più complicato, con la Ducati 2025. Una moto che, secondo Bagnaia, sembra parlare una lingua diversa rispetto alle sue esigenze di guida. “Conosciamo il progetto, anche se quest’anno mi sembra quasi di non conoscerlo più così bene”, confessa con onestà. “Il DNA della moto non si adatta completamente a ciò che richiedo sull’anteriore, nonostante i numerosi tentativi di miglioramento”. Parole che fanno capire quanto il processo di adattamento sia ancora lontano dal trovare una soluzione efficace.
Il tema dei problemi tecnici diventa quindi centrale nella narrazione della stagione di Bagnaia. Le difficoltà incontrate non sono solo una questione di feeling, ma si traducono in dati concreti e in una prestazione altalenante, come quella vista proprio a Brno. La gara, infatti, è stata caratterizzata da una partenza efficace, una fase centrale complicata e un finale in crescendo, con tempi sul giro competitivi (1’53”9) che però non sono bastati a colmare il gap con i migliori.
Anche la gestione elettronica ha avuto un ruolo determinante nell’andamento della corsa. “Più toglievo traction control, più andavo meglio. Non avendo girato nelle libere sull’asciutto, non ho ottimizzato le mappe – un mio errore di valutazione”, ammette Bagnaia, mostrando grande maturità e la capacità di assumersi le proprie responsabilità senza cercare alibi. È un aspetto che sottolinea la sua crescita come pilota e come uomo, pronto a mettersi in discussione per ritrovare la competitività perduta.
Bagnaia tra crisi tecnica e rinascita: “Ora penso al 2026”
Alla luce di queste difficoltà, le aspettative stagionali sono state necessariamente ridimensionate. “Bisogna essere concreti. È difficile pensare di lottare per il campionato in queste condizioni. Adesso punto a recuperare su Alex e a preparare al meglio il 2026”, afferma con realismo Bagnaia. L’obiettivo non è più il titolo, ma il recupero del passo gara e la costruzione di una base solida per il futuro.
Guardando avanti, la tappa austriaca rappresenta il primo banco di prova per questo percorso di risalita. Bagnaia sa che solo attraversando momenti come questi potrà ritrovare quella sintonia con la moto che gli ha permesso di essere protagonista in MotoGP. La consapevolezza dei propri limiti, unita alla determinazione di superarli, diventa così la chiave per affrontare le prossime sfide con rinnovata fiducia e la speranza di tornare presto ai vertici della categoria.