Ural Neo 500: il nuovo sidecar accessibile che rivoluziona il segmento

Ural Neo 500 debutta con un prezzo di poco superiore ai 12.500 euro: una svolta per il segmento sidecar, ora più accessibile e alla portata di tutti.

Ural Neo 500: il nuovo sidecar accessibile che rivoluziona il segmento
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Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 23 lug 2025

Nel panorama delle due ruote, un vento di cambiamento sta per soffiare con forza: una rivoluzione che arriva dal mondo dei sidecar e che promette di renderli finalmente accessibili a un pubblico più vasto. Al centro di questa trasformazione c’è la nuova Ural Neo 500, un modello che punta a riscrivere le regole del segmento grazie a una strategia di prezzo accessibile e a un design fedele alla tradizione ma proiettato verso il futuro. La storica casa russa Ural, in collaborazione con la cinese Yingang, si prepara infatti a lanciare sul mercato un sidecar che potrebbe cambiare per sempre la percezione di questo affascinante veicolo.

Il sidecar è da sempre un oggetto di culto, simbolo di libertà e di uno stile di viaggio d’altri tempi, ma anche un mezzo di nicchia, spesso riservato a pochi appassionati disposti a investire cifre considerevoli. Fino a oggi, infatti, il principale ostacolo all’espansione di questo segmento è stato proprio il costo: per portarsi a casa un modello base era necessario sborsare più di 25.000 euro, una cifra che rappresentava una vera e propria barriera all’ingresso, soprattutto per chi si avvicinava per la prima volta a questo mondo.

Con la Ural Neo 500, la situazione è destinata a cambiare radicalmente. Il nuovo modello sarà infatti proposto a circa 12.500 euro, ovvero la metà rispetto al precedente entry-level della gamma, il Gear Up Base. Una scelta che punta chiaramente alla democratizzazione del sidecar, rendendo questo mezzo finalmente accessibile non solo agli appassionati più incalliti, ma anche a chi, fino a oggi, aveva guardato con curiosità e un pizzico di nostalgia a questo segmento senza mai compiere il grande passo.

Il prezzo, però, non è l’unico elemento di interesse. La Ural Neo 500 nasce da una collaborazione strategica tra la storica azienda russa e la cinese Yingang, un sodalizio che segna un punto di svolta per Ural, da sempre sinonimo di tradizione e robustezza. Questa partnership dimostra come anche i marchi più legati al passato possano reinventarsi, abbracciando l’innovazione senza rinunciare al proprio DNA. Il risultato è un sidecar che, pur non potendo competere in termini di prestazioni con i modelli più potenti e costosi, punta tutto su praticità, leggerezza e facilità di guida.
Chi sceglierà la Ural Neo 500 potrà dunque contare su un mezzo agile, maneggevole e perfetto per chi cerca un’esperienza di guida diversa dal solito, senza dover affrontare l’investimento richiesto dai modelli tradizionali. La strategia è chiara: abbattere le barriere economiche e avvicinare nuovi utenti, ampliando la base dei potenziali clienti e offrendo una porta d’accesso privilegiata a un universo finora esclusivo.
Nonostante l’entusiasmo, bisognerà però armarsi di pazienza. L’azienda ha infatti annunciato che i tempi di attesa non saranno brevi: la fase di omologazione è prevista per il trimestre in corso, mentre la produzione vera e propria dovrebbe prendere il via entro il primo trimestre del 2026. Un’attesa che, tuttavia, sembra già giustificata dall’interesse crescente che il progetto sta suscitando sia tra gli appassionati sia tra i neofiti.
Resta da capire se questa nuova proposta riuscirà a conquistare anche i puristi del sidecar, tradizionalmente orientati verso modelli più performanti e costosi, o se invece rappresenterà la chiave di volta per attrarre una nuova generazione di utenti, desiderosi di vivere l’esperienza del viaggio in sidecar senza dover fare i conti con costi proibitivi. In ogni caso, la Ural Neo 500 si candida a diventare il simbolo di una vera e propria democratizzazione del segmento, portando freschezza e nuove prospettive in un mercato da troppo tempo cristallizzato su standard elitari.

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