Pedro Acosta lancia l’allarme: “Così non si vince in MotoGP”

Pedro Acosta analizza le difficoltà della KTM in MotoGP, evidenziando problemi su trazione e ingresso in curva dopo il GP di Aragona.

Pedro Acosta lancia l’allarme: “Così non si vince in MotoGP”
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 9 giu 2025

“Tutta la moto”. È stata questa la risposta schietta di Pedro Acosta quando gli è stato chiesto cosa cambierebbe sulla sua KTM per competere ai massimi livelli della MotoGP. Nonostante un incoraggiante quarto posto nel Gran Premio di Aragona, il giovane talento spagnolo non ha nascosto la sua frustrazione per i limiti tecnici della RC16, che ritiene ancora lontana dal garantire prestazioni al vertice.

Durante l’intervista post-gara, Acosta ha messo in evidenza una delle principali criticità della moto: l’ingresso curva. “I piloti di punta riescono ad essere facilmente 10 km/h più veloci in questa fase cruciale,” ha spiegato il ventenne, sottolineando un gap che diventa evidente quando si confrontano i tempi con i migliori. Non si è fermato qui: “Trazione e maneggevolezza sono due aspetti su cui dobbiamo lavorare immediatamente,” ha aggiunto, mostrando una sorprendente maturità analitica per un pilota così giovane.

Il distacco dai primi, seppur ridotto rispetto alla stagione precedente, rimane un tema doloroso per il pilota spagnolo. “È difficile vedere sullo schermo che siamo arrivati a quattro secondi da Pecco e sette da Marc,” ha ammesso con sincerità. Eppure, nonostante il disappunto, Acosta ha riconosciuto i progressi fatti dalla KTM: l’anno scorso il divario era di ben quattordici secondi, segno che il lavoro dei tecnici ha iniziato a dare i suoi frutti, anche se non ancora sufficienti per competere ai vertici.

La gara di Aragona è stata una fotografia fedele della situazione attuale: Acosta ha mantenuto un ritmo superiore rispetto ai piloti che lo seguivano, ma non è mai riuscito a impensierire quelli davanti. “È stata una buona gara, il ritmo era abbastanza buono, ma dobbiamo migliorare,” ha dichiarato con determinazione. Il suo atteggiamento riflette un mix di realismo e ambizione, qualità che lo rendono una risorsa preziosa non solo in pista, ma anche nello sviluppo della moto.
I tecnici della KTM ora affrontano una sfida cruciale: trasformare il feedback dettagliato di Acosta in soluzioni concrete per colmare il divario con i top team. Le aree di intervento sono chiare: migliorare l’ingresso curva, ottimizzare la trazione e affinare la maneggevolezza complessiva della RC16. L’obiettivo è ambizioso, ma con un pilota del calibro di Pedro Acosta a fornire indicazioni precise, le possibilità di successo aumentano significativamente.
Il giovane spagnolo, al suo primo anno in MotoGP, ha già dimostrato di possedere non solo un talento naturale straordinario, ma anche una capacità di analisi tecnica rara. Questo lo rende un elemento chiave per il futuro della KTM, che punta a ridurre il gap con i colossi del settore e a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella classe regina del motociclismo.

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