Valentino Rossi sconfortato: "La M1 2019? Spero non sia quella definitiva..."
Sono tempi bui per la casa di Iwata, e il Dottore vede grigio anche in ottica 2019: "Spero che la moto che ho provato non sia quella definitiva..."
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2018/09/rossi.jpg)
Quella di Yamaha sembra essere una crisi tecnica profonda, che rischia di minare non solo il Campionato in corso ma anche la stagione 2019: la M1 2018 non riesce a tenere il passo di Honda e Ducati, e anche la Suzuki -sebbene molto più indietro in classifica costruttori- sembra recuperare vistosamente terreno sulla quattro cilindri di Iwata.
Basta uno sguardo alla classifica generale, ai freddi dati, per rendersi conto di quanto stiano soffrendo nel box dei Tre Diapason: nelle ultime 4 gare disputate la squadra di Iwata ha conquistato solo 42 punti nel ranking delle Case, mentre per quanto riguarda la classifica piloti Rossi e Viñales fermano il conteggio a 40 e 25 punti rispettivamente. Un vero e proprio disastro per i giapponesi, e quel che è peggio è che a Iwata non sembrano proprio riuscire a vedere la luce.
[img src=”https://media.motoblog.it/c/c41/valentino-rossi-2018.jpg” alt=”” size=”large” id=”918584″]
A fare il punto della situazione, ai microfoni di Autosport, è un Valentino Rossi sconsolato, non solo dalle prestazioni della sua moto attuale ma anche in ottica futura: dopo aver provato la M1 2019 il Dottore è evidentemente preoccupato, perché i passi avanti fatti sino ad ora sono davvero minimi.
“Ho provato la prima edizione del motore 2019 della M1, sì, ma penso e spero che non sia la versione finale, perché ha solo piccole modifiche ed è molto simile a quello che stiamo usando ora” ha dichiarato il campione pesarese “Spero che a Iwata continuino a lavorare, perché il motore è uno dei problemi, per noi. I nostri ingegneri devono renderlo migliore”. “Una cosa preoccupante è che, di solito, i test a Brno che si fanno dopo la gara erano il momento in cui negli anni passati provavamo la M1 dell’anno successivo” ha proseguito l’italiano “Ma nelle ultime due stagioni questo non è avvenuto. Dov’è la moto dell’anno prossimo? Boh, io non lo so, chiedetelo ai giapponesi. Sfortunatamente nei test non abbiamo provato tante cose per il prossimo anno”.
[img src=”https://media.motoblog.it/b/bd7/2018-valentino-rossi-mugello-22.jpg” alt=”” size=”large” id=”918582″]
I piloti, ovviamente, possono fare poco: dare indicazioni, suggerimenti, linee guida basate sulle sensazioni: il lavoro principale spetta agli ingegneri giapponesi, che devono cercare di uscire da un’impasse che, a questo punto, è più profonda che mai. “Il mio lavoro non consiste nel dire ‘abbiamo bisogno di un motore a V o modificare il telaio in questo modo'” ha sottolineato Valentino, concludendo il suo intervento “Io posso individuare e dire quali siano i problemi. Siamo in difficoltà per quanto riguarda l’abbinamento moto-gomme, specialmente per quanto riguarda il posteriore. Sto cercando di spiegare questo fatto. Ma non dobbiamo focalizzarci su una sola area, perché i punti da sistemare sono diversi, secondo me. Ad esempio l’elettronica, il carattere del motore, e altre cose”.
[img src=”https://media.motoblog.it/e/e47/2018-valentino-rossi-mugello-18.jpg” alt=”” size=”large” id=”918578″]