Il Bello e il Brutto del GP delle Americhe 2018: le valutazioni di Mario Lega

La postilla sulla MotoGP di Mario Lega, lughese, classe ’49, Campione del Mondo della 250 nel 1977.

Il Bello e il Brutto del GP delle Americhe 2018: le valutazioni di Mario Lega
mariolega
Pubblicato il 23 apr 2018

Di Mario Lega

Il Bello

Marquez. Dopo le polemiche, i reclami, le vendette mette d’accordo tutti con una gara solitaria dominando dall’inzio alla fine. I detrattori se ne dovranno fare una ragione. Dittatore annoiato.

Vinales. Ritrova la sua verve una volta libero di fare le proprie scelte, si arrende solo al mattatore di Austin. Primo delle Yamaha, sia al traguardo che in classifica alla fine è felice e speranzoso per il proseguo dei GP. In crescita.
Iannone. Finalmente consistente e veloce, dopo i rumors sulla sua conferma o meno in Suzuki, sente suonare l’allarme che lo spinge sul podio. La sveglia è suonata confermarsi è d’obbligo. Bentrovato!
Rossi. Fa una corsa onesta ai piedi del podio, è sereno per non aver passato paura in gara, in quanto non ha mai avuto il pericolo pubblico N1 alle spalle. Sollevato.
Dovizioso. Salva il salvabile, in un circuito non troppo favorevole per la Ducati, lotta poco convinto. Torna in testa alla classifica e questo, pur se solo di un punto, è un’iniezione di fiducia. Anonimo.
Pedrosa. Un settimo posto in quelle condizioni fisiche in una pista faticosa come quella Texana, dimostra di essere un portento di tenacia e resistenza al dolore: piccolo uomo grande cuore. Stoico.
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Il Brutto
La dichiarazione di Meregalli sulla volontarietà di Marquez per aver ostacolato Vinales nella Q2: no comment
Lorenzo. Durante la pubblicità passa più volte uno spot di Lorenzo a cui una voce fuori campo chiede: come vedi la stagione quest’anno? Mi è venuto in mente la mia stagione 1978, quando avevo il N 1 sulla carena. Quell’anno ci fu l’esplosione delle Kawasaki che con Ballington e Hansford dominaro i primi GP. In un’intervista un giornalista mi chiese: “Mario, come vedi le Kawasaki quest’anno?” La mia risposta fu: “da dietro, le vedo da dietro”. Secondo me anche Lorenzo dovebbe rispondere con queste parole. Demoralizzato nel morale, vilipeso in pista, sfiduciato dai meccanici nel box, sarà uno stillicidio la continuazione del campionato. In partenza?
Zarco. Un po sottotono il francese della Tech3 sognava la prima vittoria, invece delude in una pista favorevole alle Yamaha, ci riproverà sicuramente a Jerez. Rimandato.
Crutchlow. Si rompe la bolla di sapone e ritorna sulla terra, anzi nella ghiaia, nel solito modo cruento. Cecchinello aggiorna la lista dei danni… Dispiaciuto.
Mi hanno chiesto un’opinione sulla cravatta di Camicioli. La verità è che si è vestito al buio, tutto qua. 🙂
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