Marco Melandri: "la Superbike non è un campionato di serie B!"
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Marco Melandri ha ancora 3 gare da qui alla fine del campionato, ma la sua mente viaggia già alla prossima stagione, quando dismessi i panni di pilota Honda MotoGP, vestirà quelli della Yamaha Superbike. Una scelta non facile la sua, conteso per un periodo fra la casa di Iwata e la BMW, che in ogni caso l’avrebbero portato fra le derivate di serie.
Fra le pagine del suo blog, Macio pubblica oggi un piccolo sfogo, prendendosela con i media che hanno travisato le sue parole: “Mi hanno messo in bocca che per me la WSBK è una serie B! In un’intervista dissi che se in MotoGp non avevo il pacchetto per far bene ero disposto senza rimpianti a passare in una classe che alcuni reputano di serie B, se avessi avuto la possibilità di fare bene. E che hanno scritto? Che io dico che sono disposto ad andare in WSB anche se è di serie B!”
Punti esclamativi che nei comunicati stampa non si leggono, ma che rendono bene l’idea della sua schiettezza su quest’argomento; continua: “Vi assicuro che se la reputassi così me ne starei a casa. Lascio la MotoGp primo perché non c’è una moto e poi perchè non mi diverto e cambiando sono sicuro di ritrovare una casa e l’appoggio per far bene e tornare a divertirmi in moto. Sono stato a Imola, ho trovato un paddock stupendo ed una calda accoglienza. Mi sono troppo divertito, poi che belle gare!!!”
Ripeto: “primo perchè non c’è una moto”. Macio predica bene e razzola male. Con questa frase ammette, dietro le righe, di essere passato al WSBK solo come seconda scelta, perchè in MotoGP non c’è più posto per lui… non è anche questo un modo indiretto di declassare la Superbike?
Bando alle ciance, Melandri sembra prendere la nuova sfida con la professionalità che gli compete, e con grande entusiasmo. Speriamo di vederlo fra i protagonisti il prossimo anno, e di ritrovare il campione dimenticato negli anni, quello che percorreva l’ultima curva di un Gran Premio vincente in piena derapata e con una mano al cielo. Buona fortuna!