Team Yamaha: quello che non avete visto in tv

Team Yamaha: quello che non avete visto in tv
Anna
Pubblicato il 14 mar 2006



Le prime due tappe del mondiale Superbike sono state talmente movimentate ed emozionanti che hanno catalizzato l’interesse totale della stampa e dei media di settore.

Ma sia in Qatar che a Phillip Island alcuni eventi curiosi si sono svolti in contemporanea alle gare, e vale la pena di parlarne brevemente.

Ci occupiamo oggi di quanto successo in casa Yamaha. Come avrete certamente visto, le R1 del team giapponese hanno cambiato livrea: cambiamento dovuto al nuovo sponsor Santander Consumer Bank, che per iniziare questo sodalizio col piede giusto ha pensato di seguire da molto vicino il debutto di Pitt e Haga sul circuito di Losail.

il direttore commerciale Pietro Vailati e il direttore credito Milo Marletto hanno seguito la gara dai box, facendosi trascinare dalla passione e dall’entusiasmo della Superbike.

Per l’intero weekend hanno messo da parte giacca e cravatta per calarsi nei panni del team Yamaha Motor Italia, vivendo a stretto contatto con tecnici e piloti.



pitt“E’ stata un’esperienza decisamente positiva” ha commentato il dottor Marletto “siamo rimasti molto favorevolmente impressionati dall’organizzazione del team Yamaha Motor Italia e anche dal livello di competitività del Mondiale Superbike . Il viaggio in Qatar ci ha permesso di vivere questo grande evento sportivo da “dentro”, un’esperienza decisamente diversa che seguirlo in televisione. Abbiamo visto come lavora la squadra, abbiamo parlato con i piloti tra una gara e l’altra, scoprendo piacevolmente la loro simpatia e disponibilità. E poi le gare sono state magiche! Il nostro marchio Santander Consumer Bank ha debuttato in Superbike compiendo in testa alla gara 21 giri su un totale di 36 e ammirare le nostre moto al comando del gruppo è stato decisamente emozionante. Adesso speriamo di migliorare!”

Anche a Phillip Island le sorprese non sono mancate: Pitt ha infatti indossato un casco speciale, realizzato con la grafica bianco-blu resa celebre dal suo connazionale Wayne Gardner, campione del Mondo della 500 nel 1987.

Andrew ha anche posato per la foto ricordo insieme a Gardner.

Un evento speciale, stando a quanto dichiarato dallo stesso Pitt: “Quando ero un bambino facevo il tifo per Wayne che per me era una stella, ritrovarmelo accanto e indossare il suo casco gara è stato come toccare il cielo con un dito”.

E per finire una curiosità che farà felici tutti noi italiani, o almeno i fanatici della tradizione culinaria nostrana.


yamaha cucinaPaese che vai usanze che trovi…. Bè a quanto pare… no! Quelli della Yamaha Motor Italia credono fermamente che sia importantisimo disporre di una cucina sana e di qualità durante le trasferte.

E se per le gare europee non ci sono problemi (in quanto si porta appresso un’area ospitalità dotata di un ampio ristorante e di tutti i comfort) per quelle extraeuropee la disponibilità di mezzi è ridottissima.

Ciononostante nulla deve essere lasciato al caso, e così Yamaha si è dotati del miglior cuoco da corsa in circolazione, tale Karol Terruzzi, che anche in Qatar e Australia – lontanissimo da casa – non ha fatto mancare al team e agli ospiti i suoi manicaretti sfornati caldi caldi per pranzo e cena.

Pare che Karol abbia deliziato i presenti con una pasta con zucchine e gamberi che ha fatto venire l’acquolina in bocca a tutto il paddock di Losail. . manager di Santander compresi, c’è da scommettere!

via | Yamaha Racing

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