Melandri finalmente in pista ma... "Abbiamo ancora molto lavoro da fare per avvicinarci ai migliori"

Melandri finalmente in pista ma... "Abbiamo ancora molto lavoro da fare per avvicinarci ai migliori"
Gianni C.
Pubblicato il 5 mar 2009


Macho c’è, per lo meno in pista e non è poco. Di contro la Kawasaki a disposizione del ravennate è ancora tutta da scoprire, valutare, migliorare: discorso che può sembrare paradossale a soli 40 giorni dal primo Gran Premio, ma che è realtà dopo l’incredibile addio “ufficiale” della casa di Akashi al motomondiale.

La tre giorni di test a Losail, in parte rovinata dalle condizioni meteo, ha dato modo a Marco di concentrarsi sul setting della nuova Ninja ZX-RR 2009 in vista dei prossimi test di Jerez, ma soprattutto della gara di Doha.

I miracoli non sono di questo mondo, e così il pilota del team Hayate Racing si è dovuto “accontentare” dell’ultimo posto (1′58.851) a 3 secondi dalla Ducati GP9 del suo ex compagno di squadra Casey Stoner. “Sono stati tre giorni positivi. Siamo lontani dall’avere un buon grip posteriore e riguardo la trazione, quindi dovremo migliorare molto e fare grandi cambiamenti per capire il nostro vero potenziale” – ha dichiarato Melandri.

Marco Melandri a Losail sulla Kawasaki dell\'Hayate Racing team

Marco Melandri a Losail sulla Kawasaki dell\'Hayate Racing team

Marco Melandri a Losail sulla Kawasaki dell\'Hayate Racing team

Marco Melandri a Losail sulla Kawasaki dell\'Hayate Racing team

Marco Melandri a Losail sulla Kawasaki dell\'Hayate Racing team

Marco Melandri a Losail sulla Kawasaki dell\'Hayate Racing team

“Al momento non possiamo considerarci al 100%, abbiamo parecchio lavoro da fare per avvicinarci agli altri piloti”. L’australiano campione del mondo 2007 ha letteralmente fatto il vuoto di dietro di se, staccando di un secondo Jorge Lorenzo e di oltre un secondo e mezzo il nemico numero 1, Valentino Rossi.

Tra Melandri e Chris Vermeulen, quarto alla fine dei test, un secondo e sei circa. Tanto? Poco? Staremo a vedere. Marco e la Ninja possono ancora crescere molto, insieme.

via | MotoGP.com

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